
Questa mattina voglio fare con voi una riflessione:
Leggo su una rivista che in Italia si stimano oltre 1500 miliardi di denaro in liquidità senza che si cerchi di ricavarne un po’ di rendimento.
Ciò è dovuto solo ad un problema di educazione, consapevolezza finanziaria.
L’Italia è al 63° posto nel mondo dietro lo Zimbabwe e al Togo, in ambito di educazione finanziaria. Complimenti!
Certo, mi direte, non vogliamo perdere!
Infatti, gli italiani sono sempre stati attenti al denaro e al risparmio e in questa fase sono confusi.
Dopo anni di titoli di Stato sicuri, ora questo non esiste più.
Voi risparmiate o investite?
C’è sempre stata confusione su questo quesito, tanto che i due termini spesso anche oggi si fa fatica a distinguerli.
Risparmiare è comprare Bot da 1 a 12 mesi
Investire è comprare Btp da 23 a 30 anni
Dimenticavo … i più “colti” comprano e vendono di continuo e dicono di guadagnare sempre, ma anche questo non è né investire né risparmiare: è giocare!
Gli italiani sono orfani dei titoli di Stato e sono disorientati, prima sembrava tutto facile, ora si fanno i conti con i mercati.
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Sembrano semplici ma spesso nascondono insidie.
L’unica strada è investire nell’economia, nelle borse che rappresentano oggi una valida alternativa alla liquidità.
È importante pianificare bene il tempo dell’investimento senza deprimersi al primo accenno di discesa del mercato nel quale si è investito ed avere una strategia di investimento corretta e concordata.
Nell’immagine vediamo la liquidità presente nei conti e sotto i tassi che nel 1980 erano al 14% e oggi al -0,2%.
Ormai avvalersi di un consulente finanziario di qualità è diventata una necessità.