
Il bail-in è un meccanismo utilizzato nel settore finanziario per affrontare situazioni di crisi nelle banche.
A differenza del bail-out, in cui i fondi pubblici vengono utilizzati per salvare una banca in difficoltà, il bail-in coinvolge il ricorso a risorse interne alla banca stessa o ai suoi creditori per coprire le perdite.
Nel contesto di un bail-in, gli azionisti e i creditori subordinati (cioè chi compra obbligazioni subordinate) di una banca possono essere tenuti a coprire le perdite prima che vengano utilizzati fondi pubblici o che si verifichi il fallimento della banca.
Questo approccio è stato introdotto come parte degli sforzi per ridurre il ricorso ai fondi pubblici e per far sì che coloro che hanno un interesse finanziario nella banca contribuiscano a risolvere la crisi.
Il bail-in è stato implementato a livello normativo in molti paesi dopo la crisi finanziaria del 2007-2008 (in Italia dal 1 gennaio 2016), al fine di aumentare la stabilità del sistema finanziario e proteggere i contribuenti dai costi associati al salvataggio delle banche in difficoltà. La sua implementazione pratica e gli effetti possono variare in base alla legislazione e alle circostanze specifiche di ciascun paese.