
Le casse previdenziali, anche note come enti previdenziali, sono organizzazioni istituite per garantire la previdenza sociale e la tutela dei lavoratori di particolari categorie professionali, di coloro che sono iscritti ad un albo professionale.
Le casse previdenziali sono suddivise in diverse categorie ed ogni categoria ha regole e modalità di gestione specifiche.
Come si può vedere dalla tabella, in Italia vi sono 19 casse private di categoria, dedicate cioè a professionisti che svolgono determinati lavori:
Mentre 4 casse sono pubbliche e sono gestite direttamente dall’INPS:
- Gestione artigiani
- Gestione commercianti
- Gestione agricoltori autonomi
- Gestione separata
Le prime tre sono facilmente riconducibile a chi sono rivolte, mentre la gestione separata è un regime previdenziale che racchiude i lavoratori autonomi che non sono iscritti ad altre forme di previdenza, come ad esempio l lavoratori occasionali con compensi superiori ai 5.000 €, i lavoratori co.co.co, i prestatori di lavoro occasionale accessorio, i nuovi lavoratori del web: influencer, youtuber ecc.
Ogni cassa previdenziale ha regole proprie sia per quanto riguarda il versamento dei contributi sia per le prestazioni offerte nonché per il regime di calcolo.
Alcune casse hanno anche delle clausole cosiddette di esclusione, alle quali non si può essere iscritti contemporaneamente ad altre gestioni o organismi previdenziali.
Una buona analisi delle posizioni pensionistiche deve tenere in considerazione i requisiti e le regole specifiche di ciascuna cassa e per questo è sempre bene non improvvisarsi.
Se vuoi approfondire, non esitare a contattarmi all’ indirizzo e-mail: clerici.analistaprevidenziale@gmail.com.