
Oggi voglio aprire un nuovo ciclo di puntate ed approfondiremo la finanza comportamentale.
Vediamo subito cos’è e perché ci può interessare.
La finanza comportamentale è una branca dell’economia dove finanza e psicologia mettono in chiaro una cosa, ossia che noi non siamo essere razionali quando prendiamo decisioni che riguardano i nostri risparmi e sui nostri investimenti, come la finanza classica pretende di dimostrare.
Tutt’altro!
La finanza comportamentale vuole comprendere il comportamento dei mercati in relazione al comportamento della società e dei singoli individui.
La tesi è che noi non siamo completamente razionali e i mercati sono del tutto efficienti.
Vedremo nelle prossime puntate come le emozioni ci portano a decisioni spesso incoerenti: come Minnie (nome di fantasia) che spaventata dal crollo avvenuto durante la crisi del Covid, vuole essere in liquidità e non ha più coraggio di rientrare, intanto il mercato risale e Minnie perde delle opportunità. Ora però, per investimento, vuole acquistare un immobile per fare un b&b per essere “tranquilla”.
È un comportamento coerente secondo voi?
Paura, avidità, insicurezza, orgoglio e rammarico portano sempre a scelte irrazionali e sbagliate.
Vedremo sempre nei prossimi appuntamenti come le nostre decisioni siano influenzate da esperienze passate nostre o di altri… come … prendiamo come esempio Pippo (sempre nome di fantasia) il cui padre comprava sempre le obbligazioni italiane ed ancora oggi si fissa nonostante i tassi negativi!
Tratteremo poi l’argomento “effetto gregge”: mi diceva un mio anziano collega che appena nel tuo bar senti parlare di borsa e di gente che sostiene che sta guadagnando un sacco di soldi, prendi ed esci subito dal mercato!
Ancora parleremo degli errori cognitivi, quando ci sentiamo troppo sicuri delle nostre scelte oppure dopo le prime botte di ……“fortuna” ci si sente troppo bravi e continuiamo a fare compravendita.
Ricordo che la statistica dice che il 70% di chi fa trading è in perdita dopo il primo anno ed il 95% dopo tre anni ha perso tutto o buona parte il capitale investito…. Pertanto, tanto ottimismo serve a poco.
Credere di aver sotto controllo il mercato è pura illusione.
Per finire, parleremo del rapporto perdite-guadagno: perdere in borsa pesa 2 volte e mezza in più rispetto al guadagno.
Cosa significa?
Ancora il mio cliente Pippo, aveva comprato in borsa il titolo “Pincopallino” (non posso in questa sede essere preciso ma se guardate la foto del Sole24Ore di ieri può essere d’esempio) molto efficiente, dinamico ed in continua salita.
Qualche tempo più tardi perdeva il 20% e Pippo cosa ha pensato di fare?
Pensando di mediare, ne ha comprato ancora, ma il titolo dopo essere salito tanto, è crollato senza mai più riprendersi e Pippo ha perso tutto.
Pippo mi diceva sempre che non voleva fare con i propri investimenti cose rischiose, ma quando perdi, credi di recuperare velocemente, dimenticando che i rendimenti sono asimmetrici… se si perde il 10 per recuperare si deve guadagnare l’11 ma se si perde il 40% per recuperare si deve risalire del 67%….
Per oggi mi fermo qui e vi aspetto numerosi alla prossima puntata.
Buon weekend.