
Continuiamo a parlare di finanza sostenibile.
Dopo aver capito cosa sono i criteri e i rating esg ora rispondiamo a due domande:
Come investire in ESG?
Perchè investire attraverso i criteri ESG?
Prendiamo in considerazione la prima domanda.
Si può investire in ESG attraverso il risparmio gestito, ovvero attraverso i fondi e le sicav.
I più evoluti possono anche comprare dei titoli singoli, azioni od obbligazioni: attenzione però, nessuno può essere ben strutturato come una società di gestione.
Queste ultime, infatti, lo fanno attraverso tre strategie di approccio:
- L’esclusione: vengono eliminati titoli e strumenti finanziari che non investono con quanto richiesto dai criteri ESG: armi, tabacchi, olio artico, pellicce, carbone termico, pornografia, prodotti abortivi, Paesi non rispettosi dei diritti umani. Si possono creare delle discordanze su alcuni principi o valori del soggetto che investe rispetto alle scelte del comparto scelto, ad esempio – per capire – un investitore musulmano che investe in un comparto dove è presente uno strumento finanziario che tratta la carne di maiale, non rispetta i suoi principi. Il principio etico è sempre soggettivo e può essere diverso tra paesi nel mondo.
- L’integrazione: i principi ESG non sostituiscono l’analisi fondamentale, l’analisi finanziaria, ma la integrano nella selezione del singolo strumento; vengono studiati i trend ESG, a che punto sono, come vengono sviluppati, pertanto non viene escluso nessun asset.
- L’impatto: i capitali raccolti sono destinati a progetti con effetti positivi nel sociale e nell’ambiente; quindi, ci deve essere un obiettivo prefissato con un rendimento finanziario e dei benefici sociali e ambientali. Tutti i dati emersi dai controlli sono pubblici per questioni di correttezza e di trasparenza.
Quest’ultimo punto si può esemplificare nelle seguenti categorie di prodotti finanziari:
- Green Bond per l’ambiente
- Social bond per il sociale
- Private market che investono in asset illiquidi
- Crowdfunding, piattaforme online dove si può presentare un proprio progetto.
Tutte le categorie devono fare un impact reporting, documento annuale che misura i risultati di impatto ambientale sociale e di governance.
Tutto il settore si sta normando molto per evitare il Greenwashing, che è una strategia di comunicazione adottata dalle imprese per valorizzare la propria reputazione usando richiami all’ambiente e al sociale senza essere però supportato da dati certi, reali e credibili.
Per ora ci fermiamo qui, in seguito risponderemo alla seconda domanda.
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A presto.