
L’inflazione, in economia, indica una crescita generalizzata e continuativa dei prezzi nel tempo.
È un indicatore fondamentale perché il livello dei prezzi condiziona il nostro potere di acquisto delle famiglie, l’andamento generale dell’economia, l’orientamento delle politiche monetarie delle banche centrali e chi ha debiti è felice!
L’inflazione riduce nel tempo fino ad azzerarlo l’entità di un debito ed oggi di debito ce ne è tanto…
Per calcolare l’inflazione è necessario costruire un indice dei prezzi al consumo e nella maggior parte dei paesi la misurazione di questo indice è attribuita all’Istituto nazionale di statistica.
In Italia se ne occupa dunque l’Istat.
Sceglie un paniere di beni e servizi, rappresentativo dei consumi delle famiglie, calcola il suo indice dei prezzi al consumo.
Nel paniere dei prezzi al consumo dell’Istat sono presenti per esempio, con diversi pesi relativi, i prezzi dei prodotti di abbigliamento e delle calzature, dei prodotti alimentari, dei servizi sanitari, dei trasporti, dell’elettricità, dell’acqua e così via.
Naturalmente vengono cambiati nel tempo: oggi non avrebbe senso inserire il costo di un lettore di musicasette, quando i giovani di oggi non sanno neppure cosa sia ed utilizzano la musica online.