
Risparmiare ed investire può diventare una potente energia straordinaria e se controllata aiuta a risolvere problemi o a facilitare soluzioni per il nostro benessere.
Così in occasione del mese della prevenzione, oggi voglio condividere con voi un’intervista a Rudi Van den Eynde, Head of Thematic Global Equity di Candriam che, in occasione dell’Ottobre Rosa, mese dedicato alla prevenzione e alla sensibilizzazione verso il tumore al seno, fa il punto sulla malattia.
Il gestore vede positivamente il riscontro di una spinta innovatrice ancora intensa in campo farmaceutico, sostenuta da una conoscenza sempre migliore della malattia.
“Potete presentarci rapidamente il settore dell’oncologia?
Il nostro universo d’investimento è incentrato su tutte le imprese impegnate nella lotta contro il cancro. Ciò significa che non puntiamo su un settore in particolare, ma su tutte le industrie potenzialmente attive in questo campo. Al giorno d’oggi, le esigenze sono enormi: a livello diagnostico, con i test di screening di massa che devono essere più semplici da realizzare e comodi per i pazienti; dal punto di vista del profiling dei tumori, per raggiungere una maggiore comprensione del cancro in ciascun paziente; a livello tecnologico, con strumenti più precisi e in grado di assicurare una radia zione più efficace; e, naturalmente, dal punto di vista dell’offerta di farmaci. La nostra copertura geografica è globale e siamo in grado di investire in diverse fasi dello sviluppo di soluzioni nell’insieme degli ambiti.
Perché selezionare una strategia che investe nel settore oncologico?
Il cancro è una malattia dalle molteplici varianti che rappresenta la seconda causa di mortalità nel mondo. Pertanto, l’esigenza in tal senso è evidente.
In questo contesto, il ventaglio delle parti interessate è diventato così ampio da fornire un universo di investimento sufficientemente significativo.
Ciò ci permette di creare un portafoglio ben diversificato, selezionando le azioni il cui valore può trarre potenzialmente vantaggio dai progressi compiuti da un’azienda.
Inoltre, in qualità di investitore responsabile, Candriam vincola i suoi investimenti al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) definiti dalle Nazioni Unite.
Il terzo di questi grandi obiettivi stabilisce la necessità di «garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti e a tutte le età».
Questa strategia, che rientra a pieno titolo in tale obiettivo, ha l’ambizione di accompagnare le società nella ricerca di soluzioni contro il cancro.
Quali sono le prospettive del settore sanitario a seguito della pandemia di Covid-19?
Tutto il settore sanitario è stato interessato dalla pandemia, a partire dalle aziende legate alla produzione dei vaccini o dei dispositivi diagnostici per il Covid-19.
Ciononostante, il contesto attuale risulta per molte ragioni promettente. Innanzitutto, i titoli del settore sanitario sono considerati difensivi, ovvero meno sensibili alle evoluzioni economiche. In una situazione di incertezza, gli investitori si concentrano maggiormente su questo tipo di settori. Inoltre, alcuni segmenti del settore sanitario, come quello farmaceutico e le biotecnologie, godono di una valutazione interessante.
Infine, non dobbiamo dimenticare che la salute è un ambito dalle buone prospettive future, trainato dalle evoluzioni sociodemografiche (invecchiamento e arricchimento della popolazione…).
Un altro aspetto da considerare è che il mercato delle terapie oncologiche dovrebbe crescere in misura pari a circa il 10% l’anno nel corso del prossimo quinquennio (fonte: McKinsey 2020 Oncology Market Outlook).
Per quale motivo, a vostro avviso, è consigliabile investire in questa strategia?
I motivi principali per investire in questo fondo sono due.
In primo luogo, la lotta contro il cancro è diventata una problematica per la società che influisce su numerosi settori in tutto mondo. L’accesso alle cure mediche in costante aumento rende questo tema un megatrend su scala planetaria. Investendo in questo fondo, è possibile sostenere un ampio ventaglio di imprese innovatrici, che potrebbero cambiare le regole del gioco nell’ambito della ricerca e della lotta contro il cancro.
Inoltre, Candriam devolve una parte delle commissioni di gestione nette dei nostri fondi tematici e di gamma responsabile al finanziamento di iniziative a impatto sociale, coordinate all’interno del Candriam Institute for Sustainable Development.
E infine per i pazienti: per fare in modo che questa malattia divenga una condizione “CRONICA” con cui ogni malato possa convivere quotidianamente.”
Questo come ben sapete non è il luogo per far pubblicità a questo o all’altro comparto di risparmio gestito; ma conoscere un modo di investire con un significato, un senso finalizzato non solo al puro “guadagno” o alla soddisfazione dei propri obbiettivi può essere utile per molti.
E per finire un breve commento da Candriam sul settore farmaceutico:
“Sebbene il settore di riferimento abbia registrato un primo semestre 2023 sottotono rispetto al mercato tradizionale (ricordando che nel 2022 il segmento ha fatto molto bene rispetto al mercato), il nostro Outlook rimane invariato, in quanto continuiamo a mantenere una visione positiva sul settore della sanità, soprattutto nel comparto Oncologico, grazie al suo potenziale legato all’innovazione unito ad un’esigenza strutturale in aumento nei prossimi anni.
Riteniamo che l’Healthcare rimanga un faro di stabilità considerando l’elevata visibilità sugli utili attesi futuri, nonostante la preferenza degli investitori per un’esposizione ciclica nei primi mesi del 2023.
3 FATTORI – A nostro avviso, le prospettive a medio e lungo termine del settore dell’oncologia restano molto interessanti:
- Catalizzatori clinici: quest’anno si dovrebbe assistere a un ritorno alle oltre 50 approvazioni di nuove entità molecolari (più del doppio rispetto allo scorso anno), dopo un calo nel 2022 (secondo Evaluate Omnium). IQVIA stima che entro il 2027 arriveranno sul mercato più di 100 nuovi trattamenti oncologici.
L’oncologia rimane la più grande area terapeutica nell’ambito dell’assistenza sanitaria, con aspettative di crescita a doppia cifra. - M&A in forte ripresa (comprende le operazioni di acquisizioni e/o fusioni che hanno lo scopo di modificare l’assetto di due o più aziende ndr.) : lo scorso anno l’attività di M&A è stata estremamente debole da un punto di vista storico. Quest’anno vediamo una chiara ripresa delle attività di fusione e acquisizione nel settore delle biotecnologie.
Sebbene le valutazioni di molti nomi biotecnologici a piccola e media capitalizzazione abbiano sofferto molto, i fondamentali di molti di essi sono rimasti solidi. Ciò ha creato un ambiente in cui le grandi aziende biofarmaceutiche sono alla ricerca di opportunità. All’inizio si prevedeva che il 2023 sarebbe stato un anno più importante per le fusioni e acquisizioni rispetto al 2022. - Valutazioni: un buon momento per entrare – Le valutazioni sono, a nostro avviso, molto ragionevoli per il settore sanitario e offrono l’opportunità di creare alfa ( cioè produrre un guadagno per l’investitore ndr.), in quanto i dati clinici positivi dovrebbero catapultare i nomi sottostanti verso l’alto in modo significativo, date le valutazioni di base attuali. Vediamo anche un potenziale nei titoli della tecnologia medica e dell’assistenza sanitaria.”
Oggi mi sono dilungato, ma credo che ne sia valsa la pena per “informarsi e formarsi”, ma soprattutto per conoscere cosa puoi fare anche tu investendo il tuo denaro.
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Condivido la filosofia.
Condivido totalmente sulla filosofia descritta. Dopo anni oltre 5 anni di mercati non influenzati da eventi straordinari , oggi ci troviamo di fronte a :
– due guerre importanti la cui evoluzione non lascia tranquilli alcuno
– il popolo arabo (sono in tanti) è in subbuglio
– Gli USA vanno ad eleggere il Presidente
– Russia e Cina si stringono la mano anche senza accordi formali
– Il petrolio dopo un periodo di tranquillità bolle
– I tassi delle banche centrali continueranno a salire anche se in minor misura
Tutto ciò, credo, merita una certa cautela negli investimenti e quindi ridurre i livelli di rischio allo scopo di minimizzare le potenziali perdite dovute ai fatti sopradescritti e essere pronti a partecipare con minor fatica alla risalita.