
Dopo aver trattato diversi aspetti della previdenza pubblica nelle settimane precedenti, concludiamo questo ciclo con l’analisi di un caso concreto e le relative soluzioni.
Prenderemo in considerazione il caso di Alberto Bianchi (o Albertina per garantire parità di genere), nato il 15/4/1971 ed è un lavoratore dipendente.
Alberto ha un reddito lordo di € 45.000, che si traduce in un reddito netto annuo di € 30.808.
Attualmente ha 52 anni e, secondo l’analista previdenziale Alessandro Clerici, calcolando la sua prima finestra pensionistica, avrà una pensione di € 35.872 all’età di 68 anni, con un gap previdenziale di circa il 42%.
Questo risultato spaventa Alberto.
E c’è da crederci:
passare da un reddito lordo di € 61.547 a una pensione lorda di € 35.872 o più chiaramente da un reddito netto di € 40.092 ad una pensione netta di € 25.637, che significa che da una retribuzione mensile di € 3.084 si troverà con una pensione mensile di € 1.972, la differenza è drastica.
A questo punto Alberto si chiede cosa fare e così si rivolge ad Alessandro Clerici, questa volta in veste di consulente finanziario, per ulteriori approfondimenti.
Dopo un’analisi approfondita, emergono i seguenti dettagli:
- Alberto ha un affitto annuale di € 4.800.
- Ha delle cedole di obbligazioni per un totale di € 400.
- Percepisce rendite assicurative annue per un totale di € 400.
- Ha altre rendite pari a € 200.
Tuttavia, queste fonti di reddito sono incerte e non si può fare affidamento su di esse in modo sicuro.
Ad esempio, gli affitti dipendono dalla presenza di inquilini e dalle loro capacità di pagamento, mentre gli investimenti in obbligazioni comportano rischi come il tasso di interesse, l’emittente e la valuta.
Inoltre, ci sono anche altre questioni da considerare, come la manutenzione degli immobili, la contabilità, il cambio di inquilini e il passaggio dei beni immobili in caso di successione.
Abbiamo 16 anni di tempo per raggiungere l’obbiettivo di riduzione del gap previdenziale.
Clerici consiglia ad Alberto di trasferire il suo TFR (Trattamento di Fine Rapporto) in un fondo pensione.
In questo modo, facendo un versamento annuo di € 4.009, Alberto otterrà al termine una rendita annua di € 3.325.
Combinate con gli affitti, le rendite assicurative e le cedole obbligazionarie, queste misure riducono il gap al 27%.
Il consulente chiede ad Alberto se riesce a risparmiare almeno € 2.250 all’anno per investirli in una forma di previdenza integrativa.
Così facendo ottiene un’ulteriore rendita annua di € 1.866,26, riducendo il gap di altri 3 punti percentuali e portandolo al 24%.
Considerando anche la liquidità sul conto corrente, Clerici consiglia ad Alberto la sottoscrizione di una polizza Allianz con un investimento di € 10.000.
Al termine della durata (16 anni), calcolata ad oggi, otterrà una rendita di € 640, riducendo ulteriormente il gap di 1 punto percentuale, arrivando così al 23%.
Dall’analisi ulteriore dei risparmi di Alberto, Clerici propone l’investimento € 32.000 in un prodotto che garantisce una rendita senza limite temporale di € 616,81.
Ciò riduce il gap di un altro punto percentuale, portandolo al 22%.
Inoltre, suggerisce un terzo prodotto che offre una rendita vitalizia.
Investendo € 48.700, Alberto otterrà una rendita annua di €3.000 dopo 16 anni.
Questa scelta riduce il gap al 17%.
Infine, Clerici propone di investire € 100 al mese in un PAC (Piano di Accumulo di Capitale) che, dopo 16 anni, raggiungerà un ammontare finale di circa € 23.125, con un tasso ipotetico e prudente del 2,27% annuo.
Questo si traduce in una rendita di € 786 fino all’età di 97,5 anni.
Con questa soluzione, il gap si riduce al 15,6%.
Tutto ciò viene finanziato con un risparmio mensile di circa € 1.000 e un capitale iniziale di € 90.000, da mantenere investito per 16 anni.
Alberto è soddisfatto del progetto di investimento ed ha compreso l’importanza di diversificare le fonti di reddito per garantirsi una rendita totale significativa che lo protegga anche in caso di demenza senile o invalidità grave.
Questo esempio rappresenta un’analisi previdenziale e una consulenza finanziaria che posso offrire oltre che narrare una vera storia dove il progetto ha dato significato e senso all’investimento oltre al corretto arco temporale.
Per qualsiasi approfondimento non esitate a contattarmi.