
Le pensioni INPS
Le pensioni erogate dall’INPS sono suddivise in diverse gestioni, che si differenziano per i requisiti contributivi ed anagrafici richiesti per l’accesso alla pensione stessa.
In particolare i tipi di pensioni a cui possono accedere i lavoratori italiani iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o alla Gestione Separata dell’INPS sono i seguenti:
La pensione di vecchiaia è la pensione erogata quando il lavoratore raggiunge l’età pensionabile prevista dalla legge vigente ed ha maturato un certo numero di anni di contributi:
Tipo | Descrizione | Requisito contributivo | Età richiesta | Finestra |
Vecchiaia | Ordinaria (tutti) | 20 anni | 67 anni | Nessuna |
Giovani (Soggetti privi di anzianità assicurativa al 31/12/1995) | cinque anni | 71 anni | Nessuna | |
Lavori usuranti | 30 anni | 66 anni e 7 mesi | Nessuna | |
In totalizzazione | 20 anni | 66 anni | 18 mesi |
La pensione anticipata è la pensione a cui può accedere il lavoratore solo se si trova in determinate condizioni, come il licenziamento o la chiusura dell’attività e che abbia maturato un certo numero di anni di contributi e raggiunto l’età anagrafica a seconda della legge in vigore:
Tipo | Descrizione | Requisito contributivo | Età richiesta | Finestra |
Anticipata | Uomini | 42 anni e 10 mesi | Qualsiasi | tre mesi |
Donne | 41 anni e 10 mesi | Qualsiasi | tre mesi | |
In totalizzazione | 41 anni | Qualsiasi | 21 mesi | |
Giovani (Soggetti privi di anzianità assicurativa al 31/12/1995) | 20 anni | 64 anni | nessuna | |
Quota 103 (entro il 31/12/2022 | 41 anni | 62 anni | tre mesi | |
Precoci | 41 anni | Qualsiasi | tre mesi | |
Opzione Donna (Ridotta di un anno per ogni figlio – max due anni) | 35 anni (entro il 31/12/2022 | 60 anni (entro il 31/12/2022) | 12 mesi
(18 mesi autonome) |
Attualmente la legislazione italiana prevede due diverse prestazioni a favore di chi è vittima di infortuni o malattie dalle conseguenze tragiche:
Invalidità
È una prestazione economica che viene riconosciuta ai cittadini che hanno subito un’invalidità civile parziale permanente (riduzione della capacità lavorativa e della capacità di svolgere le nomali attività quotidiane). Spetta quando il grado di invalidità è almeno pari al 67%. L’assegno ha una durata triennale e può essere modificato.
Inabilità
Spetta ai cittadini che si trovano nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi tipo di attività (invalidità al 100%). L’assegno è permanente e viene calcolato sommando agli anni contributivi maturati il periodo che manca al compimento dei 60 anni di età)
Per entrambe le prestazioni è requisito necessario, oltre al grado di invalidità, avere un minimo contributivo pari a cinque anni di cui tre negli ultimi cinque.
Una ulteriore indennità erogata dall’INPS è la pensione di reversibilità.
Si tratta di una pensione che viene concessa al coniuge superstite o ai figli del defunto a patto che questi siano economicamente dipendenti dal lavorare deceduto e quest’ultimo fosse già in pensione.
Diversamente se il deceduto fosse stato ancora in attività il coniuge o i figli avranno diritto alla pensione indiretta.
Perché possa essere esercitato il diritto, il de cuius deve avere maturato 15 anni di contributi (il minimo previsto dalla riforma Amato) o un minimo di cinque anni, di cui tre versamenti nei cinque anni precedenti la data del decesso.
Vediamo nella tabella di seguito chi ha diritto e in che misura alla pensione di reversibilità:
Pensione di reversibilità | |
Superstite | Misura |
Coniuge | 60% |
Un figlio minore, studente o inabile | 70% |
Coniuge ed 1 figlio | 80% |
Coniuge e due o più figli | 100% |
Tre figli o più | 80% |
Genitori (quota per ciascuno) | 15% |
Fratelli o sorelle (quota per ciascuno) | 15% |
In sintesi, i lavoratori italiani iscritti all’AGO o alla Gestione Separata dell’INPS possono accedere a diversi tipi di pensioni a seconda della loro situazione lavorativa e personale.
Tuttavia, è importante tenere presente che i requisiti contributivi ed anagrafici richiesti per accedere alle varie forme di pensione possono variare nel tempo, in base alle disposizioni legislative in vigore.