
Oggi vi scrivo dalla Puglia.
Vi sto scrivendo durante la pausa dopo una mattinata di lavoro intenso.
Sto partecipando al Meeting CastroLab e voglio spiegarvi cos’è, o meglio ci provo, perché noi della famiglia “castriota” diciamo a coloro che non sono ancora riusciti a parteciparvi che CastroLab non si riesce spiegare ma si vive!
Ed è davvero così!
CastroLab, chiamato così in onore della stupenda Castro, splendida località del Salento, è nato 19 anni fa da un’idea del nostro Capitano – ideatore e fondatore -, quella cioè di raggruppare i colleghi di tutta Italia per un confronto diretto; solo il Capitano decide chi partecipa al meeting e si viene scelti in base alle proprie competenze. Nell’arco dei 19 anni si sono turnati circa 400 consulenti, tanti hanno partecipato più volte, qualcuno una sola volta e solo in due tutti 19 anni.
Quest’anno siamo in 104, in molti arrivano con familiari al seguito.
Lo scopo di Castrolab? Il DARE, dare l’uno all’altro; si tratta infatti di un laboratorio in cui non si portano idee, si porta quello che si è fatto durante l’anno; è categorico portare le proprie esperienze accompagnandole con risultati e/o fallimenti sempre nella logica del fare e del dare.
Forse il miglior modo per comprendere il nostro modo di lavorare qui a Castro è lo slogan di quest’anno: “CastroLab… palestra per la mente!”.
Nel corso dell’anno vengono distribuiti dei temi da sviluppare ad alcuni gruppi di lavoro che poi nel corso del meeting vengono illustrati ai partecipanti. La giornata è suddivisa in due
parti, la prima appunto di illustrazione dei temi, mentre la seconda parte si formano gruppi a seconda della tematica ed ognuno porta il proprio contributo. Non si parla mai di prodotti, ma di soluzioni.
I gruppi sono di vario genere, ad esempio c’è il gruppo che si occupa di previdenza e quota 100, un altro gruppo si occupa della comunicazione sui social, un altro delle piccole e medie imprese con annesse problematiche e realtà, e così via.
Quest’anno io partecipo al gruppo di lavoro di “educazione finanziaria”, portando come mio contributo l’illustrazione ai colleghi del mio blog, come sapete nato proprio in questo periodo (spero che siate andati a visitarlo) e nato semplicemente per dare agli altri gratuitamente quello che nei miei trent’anni di attività ho imparato in diversi ambiti.
A CastroLab ci autofinanziamo completamente, non c’è la presenza della Banca né di nessun’altra istituzione e quando qualche dirigente centrale ha voluto partecipare è stato spesato da noi, questo per essere liberi di pensare senza avere vincoli di nessuna sorta.
Come avrete notato dalla foto, abbiamo una “divisa”, è un modo molto pratico per dimostrare che qui siamo tutti uguali, non esiste manager, big o ultimo arrivato, siamo qui per dare e per dare non servono qualifiche.
L’unica differenza è data dalla maglia arancione, indossata da coloro ai quali fare riferimento, i cosiddetti “storici” che hanno cioè più esperienza organizzativa e contribuiscono alla perfetta riuscita del meeting, di nero al centro della foto il nostro Capitano.
Ho voluto raccontarvi questa mia esperienza, per me assolutamente edificante, perché la finanza, il fare finanza oggi può avere un senso costruttivo, etico; detto con uno slogan da me spesso usato – colto da un libro -: “La finanza può salvare il mondo”.
Trovo che sia importante il fatto che i partecipanti arrivino da tutta Italia, perché la problematica affrontata a Milano è sicuramente diversa dalla stessa affrontata in Sicilia, in Molise o in Emilia e trovo che il confronto sia davvero arricchimento professionale e personale.
Aggiornamento continuo, per rimanere sempre al passo con il mondo finanziario, la gestione ed il passaggio generazionale di patrimoni che sono sempre in continua evoluzione e soprattutto per essere sempre un punto di riferimento certo per i miei clienti.
Non da ultimo, essendo Castro considerata la “perla” del Salento non ci facciamo comunque mancare, tempo permettendo, un bel bagno in questo mare fantastico ed una buona mangiata!