
Il mese dedicato all’Educazione Finanziaria in Italia, prosegue con i suoi molteplici eventi in tutto il territorio nazionale ed evidenzia le tante carenze in questo campo del nostro Paese.
In particolar modo, ha fatto emergere una criticità che mi ha sorpreso enormemente: la situazione della donna in Italia.
A livello nazionale si è rilevato infatti, una forte carenza da parte del gentil sesso, nella gestione della propria vita economica e finanziaria, a tal punto da intensificare gli sforzi ed unire le forze per migliorare il livello di conoscenza di base in campo economico e finanziario: conciliazione della vita lavorativa e privata, disuguaglianze di retribuzione tra uomo e donna, fino ad arrivare al rapporto con il denaro.
A questo proposito voglio far notare, relativamente alla cultura finanziaria, che spesso è in parte una semplice comodità “delegare” le scelte finanziarie al partner essendo le donne concentrate su altre mansioni storicamente onorate dalle donne stesse.
Nella mia esperienza lavorativa, generalmente nelle famiglie l’interlocutore principale è il marito, ma le scelte vengono poi fatte dalla coppia ed è la donna che si dimostra più capace di avere una visione di insieme con scelte più razionali e adeguate ai loro bisogni.
È un retaggio culturale antico dove è il “maschio” che deve decidere perché “esce dalla caverna a cacciare” … peccato che ormai le attività professionali siano ben altre.
L’articolo che vi ho riportato e che vi invito a leggere, dice che le donne hanno una minore dimestichezza nel tenere traccia delle spese o fare budget di spesa, forse è vero ma credetemi ho conosciuto “maschi alfa” di 35 anni, incapaci di utilizzare un bancomat, o di usare una piattaforma bancaria online.
Per questo partire dalle basi per far conoscere, capire termini come obbligazioni, azioni, rating, spread, interesse semplice e composto diventa il mezzo per saper scegliere senza rimanere ancorati a retaggi del passato come coloro che si fissano ad acquistare case per darle in affitto per crearsi una sorta di pensione integrativa…. sì certo, forse un tempo… ma gli imprevisti sono sempre in agguato, i tempi sono terribilmente cambiati, si allunga la vita ma aumentano le malattie debilitanti e invalidanti, inoltre eventi dirompenti come il covid 19, possono generare problematiche enormi.
Saper scegliere consapevolmente deriva da un apprendimento che parte in primis dalla pianificazione finanziaria e dalla conoscenza degli strumenti finanziari fino ad arrivare a conoscere temi più complessi.
Si dedica molto tempo a pianificare le vacanze o a quale cura del corpo per il proprio benessere scegliere, ma per la cura e il benessere di ciò che si guadagna col proprio lavoro e su come tutelare la propria persona non si riesce a trovare nemmeno10 minuti.
Mi auguro che l’educazione finanziaria possa dare il suo contributo a rendere come cosa ovvia e normale l’uguaglianza di genere e l’inclusione sociale della donna eliminando il pay gap gender.
La finanza rimane una leva importante per costringere le aziende più importanti a trattare uomo e donna alla pari: infatti esistono comparti di investimenti dove i gestori finanziano le aziende che eliminano questo problema: più semplicemente anche voi che leggete potete dedicare a questi comparti di investimento socialmente responsabili una parte del vostro risparmio.