
Chissà perché agli investitori piace tenere i soldi sul conto corrente nella ricerca di un rendimento “certo, garantito e soldi svincolabili”?
Come @Gasbarro cita nel suo articolo, i depositi sui conti correnti sono in aumento specialmente in questi mesi di pandemia, tanto che hanno chiamato questa enorme massa di denaro “Pandemic Saving”.
Condividendo al 100% le riflessioni dell’articolo che riporto nella foto arrivo a queste conclusioni:
- I tassi di interesse nel mondo sono bassissimi se non addirittura negativi, come si può sperare in una remunerazione in conto corrente?
- Se i tassi sono negativi, chi offre tassi interessanti come fa? Con quale denaro remunera?
- Il tasso reale è il tasso al netto dell’inflazione
Mi spiego meglio.
10 anni fa c’era chi, sentendosi particolarmente “furbo”, per non “Perdere soldi” li ha tenuti in casa: ad oggi sapete quanto ha perso?
“Solo” l’11.81% (Tabella: inflazione media Italia (CPI) – per anno – ISTAT)
Mentre se la stessa scelta l’avesse fatta solo 5 anni fa, avrebbe perso il 2.97%.
“Questo è il costo del pensare di essere furbi con i propri soldi”
Più che furbizia, credo che sia ignoranza finanziaria, spesso inconsapevole, che si fida di Google o del sentito dire da qualche “cugino” che se ne intende.
@Gasbarro centra il problema: La questione è anche comunicativa, sia della stampa ma anche tanti del mio settore che “parlano del denaro” e “non di quello che il denaro ci consente di fare”.
Riscopriamo le semplici ma utili “barattoli della nonna”, le ricordate?
Una per la spesa, una per la dote del figlio/a, una per la vacanza etc etc…
nella loro semplicità loro erano sicuramente più avanti di noi, senza lauree, studi, Google e cugini….
Andando dal vostro consulente non chiedete “cosa c’è di buono su cui investire, che sia sicuro e senza rischi?” oppure “che rendimento mi dai oggi?”
ma chiedete:
“Ho questo progetto da realizzare, voglio costruirmi una tutela per il mio domani, come posso fare?”.
Se volete parlare dei vostri progetti con me qui i miei contatti: