
Qualche dato importante che si deve conoscere
Dopo avervi elencato, nei numeri precedenti, alcuni numeri relativi alla previdenza in Italia come la (non) rivalutazione della nostra pensione, il problema demografico vi aggiorno oggi sull’ultima comunicazione INPS del 30 dicembre 2020: INPS ha comunicato che la sua situazione patrimoniale netta è in peggioramento per 20 miliardi e 328 milioni di euro ed avvisa che “senza un intervento della fiscalità generale tale situazione patrimoniale diverrà strutturale con la conseguente necessità di un continuo ricorso alla anticipazione (prestito) di tesoreria dello Stato”.
Traduco: i debiti dell’INPS vengono pagati ancora con altro debito dello Stato.
Non vi pare pazzesco?
Fino a quando il sistema reggerà?
Vediamo cosa ci si aspetta per quest’anno, termini per andare in pensione nel 2021:
Da una rapida lettura si deduce che ogni nuovo intervento fatto dallo Stato dopo la riforma del 2011 (riforma Fornero) è stato attuato solo per ammorbidire gli effetti della riforma stessa.
Misure provvisorie che accontentano qualche categoria di lavoratori in un anno qualche altra categoria in un altro anno, ma mai sostituita.
Il problema è che se non si ha il coraggio di intervenire in modo coerente senza la paura di un voto elettorale perso, il sistema è destinato a non reggere.
Vediamo ora chi potrà andare in pensione nel 2021:
C’è da tenere in considerazione che ad oggi, in Italia, l’età media di inizio pensionamento è 62 anni, nonostante “ufficialmente” già da anni si dovrebbe andare in pensione a 65: il modo per andare in pensione il prima possibile si trova sempre!
Ma attenzione, con quanto si va in pensione mediamente?
“Il dato rilevato al 2 gennaio 2020 è provvisorio dato che non considera le pensioniancora in giacenza che hanno comunque decorrenza nel 2019. Nell’anno sono stateliquidate, oltre le pensioni di vecchiaia e quelle anticipate, 41.644 pensioni di invalidità(in calo del 18,14% sul 2018) e 175.577 pensioni ai superstiti (-8,02%). Per la vecchiaial’importo medio è di 685 € al mese (ma sale a 1.113 tra i lavoratori dipendenti), per le
anticipata è di 1.872 € (2.101 € per i dipendenti). Per le invalidità l’importo medio è di718 € mentre è di 689 € per i superstiti. L’importo medio totale tra tutte le gestioni e idiversi tipi di gestione e di 1.126 €.
Cala l’assegno medio delle anticipate (da 1.995 del 2018 a 1.873), altro probabile effettodi Quota 100, visto che un’uscita con 62 anni e 38 di contributi minimi ha un effetto diriduzione dell’assegno netto. (credits: Sole24Ore.it)
A seguito della Riforma Fornero del 2011, i coefficienti vengono aggiornati ogni tre anni in corrispondenza dello scatto degli adeguamenti alla speranza di vita.
Quindi consoliamoci, chi è più anziano è più premiato.
In ultimo vi lascio i valori di riferimento Inps per il 2021
Pongo l’attenzione sui limiti di reddito per la riduzione della pensione ai superstiti, la cosiddetta pensione di reversibilità: il superstite che ha un reddito lordo di 2000 euro al mese rischia di vedersi ridotta la pensione del coniuge defunto del 40%.
E’ pianificare la propria successione
Per questo desidero invitarvi
al webinar del prossimo 28 gennaio
nel quale verrà trattato proprio il tema di come pianificare al meglio la nostra successione, proteggendo i nostri cari, la persona con la quale abbiamo passato un’intera vita.
Vi aspetto dunque giovedì, scrivetemi per avere il link di partecipazione oppure se volete parlare della vs situazione previdenziale.
Sul prossimo numero vi parlerò delle soluzioni previdenziali.
Qui trovate i miei contatti: