
La legge di bilancio per il 2023 con la Legge n. 197/2022 ha messo in opera importanti modifiche a quelli che sono i requisiti e le finestre per accedere alla pensione per tutti i lavorati iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria.
Vediamo insieme le principali novità:
- Nasce “Quota 103” fruibile dai nati nel 1961 che maturano 41 anni di contributi entro la fine del 2023.
Viene mantenuta la finestra mobile di tre mesi per i lavoratori del settore privato e 6 per i lavoratori del pubblico impiego.
A “Quota 103” viene fissato un massimo alla misura del trattamento pensionistico erogabile fino al raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni, pari a 5 volte il trattamento minimo, in cifre circa € 2.818 lordi mensili.
- Viene confermata Opzione Donna a cui però vengo apportate importanti modifiche.
Questa opzione viene applicata alle lavoratrici che entro dicembre 2022 abbiano maturato 35 anni o più, di contribuzione con età di almeno 60 anni (età che sarà decurtata di un anno per ogni figlio fino ad un massimo di due anni) purché si trovino in una delle seguenti condizioni:
- Dal momento della richiesta e da almeno 6 mesi assistano il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap (Legge 104). Ovvero un parente o un affine sempre convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 70 anni di età o anch’essi siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o assenti.
- Abbiano un’invalidità riconosciuta superiore o uguale al 74%
- Siano lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese in crisi aziendale accertate e comprovate.
- Prorogato anche per l’anno 2023 l’Ape sociale, ossia l’assegno di accompagnamento fino all’età pensionabile per le categorie di lavoratori più deboli, ad esempio i disoccupati che abbiano esaurito integralmente l’indennità di disoccupazione, chi si deve occupare di parenti o affini portatori di handicap, lavoratori che operano in attività particolarmente rischiose.
I requisiti necessari per averne diritto rimangono invariati: età minima 63 anni con almeno 30 anni di contributi, 36 per chi opera in settori particolarmente rischiosi ridotti a 32 anni per operai edili, ceramisti ecc.
Per chi rimane al lavoro, è previsto un incentivo (Bonus Maroni)
- Le pensioni minime raggiungono € 600 solamente per il 2023 per chi ha più di 75 anni .
Ricordo che la Pensione Inps viene erogata dall’Istituto Nazionale della Previdenza sociale per tutti lavoratori iscritti alla gestione separata e per i lavoratori autonomi.
Per averne diritto è necessario avere maturato i requisiti previsti dalla Legge.
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Ci troviamo al prossimo appuntamento.