
Ricevo già da qualche giorno questo tipo di telefonate, non solo da ieri momento in cui sono apparsi i titoloni che davano “il petrolio negativo” (assurdità per altro, sforzati di leggere fino alla fine).
Chiarisco subito un concetto importante: lo strumento finanziario che può replicare il valore di mercato di una materia prima si chiama ETC = Exchange Traded Commodities; per l’oro esistono ETC che replicano l’oro fisico e quando lo acquistiamo nel magazzino dell’emittente “esiste” un lingotto a nostro nome.
Per il petrolio invece quando acquistiamo il suo ETC, non stiamo comprando barili di petrolio ma il derivato di questa materia prima, il Future.
Che cosa è il future? È un contratto derivato negoziato su mercati mediante il quale acquirente e venditore si impegnano a scambiarsi una determinata quantità di una certa attività reale (il sottostante) a un prezzo prefissato e con liquidazione differita a una data futura prestabilita.
Nel nostro caso per evitare di farsi consegnare migliaia di barili di petrolio, l’Emittente l’ ETC (cioè coloro che hanno emesso lo strumento ETC) sostituisce il suo contratto future (in gergo rollano) con altri contratti, spostando la data in avanti. I barili rimangono e cosa se ne fa dei barili l’Emittente l’ETC? Sono pure ingombranti.
Qui nasce il problema:
Se il prezzo del future con scadenza prolungata è maggiore di quello precedente, il costo sopportato dall’emittente e, per conseguenza, da chi lo ha comprato è maggiore.
Oggi, è tanto, ma tanto maggiore.
L’altro giorno il contratto con scadenza a maggio ha scambiato in negativo.
NEGATIVO di 37 dollari: significa “devo consegnare questo barile, se hai spazio per tenerlo TI PAGO 37 DOLLARI E TI TIENI PURE IL BARILE”.
Pazzesco vero?
Verrebbe da dire che sarebbe meglio comprarsi un capannone per metterci i barili! E’ proprio questo il problema, sovraproduzione, lockdown, magazzini pieni, navi piene …
Il petrolio non lo vuole più nessuno! Inoltre c’è da tenere in considerazione che fermare un pozzo comporta dei costi (tar, spegnimento ed eventuale riattivazione) e puoi permetterti di fermare e riattivare quando il costo del petrolio è intorno ad 80$, oggi siamo solo a 20$ al barile!
Ricapitolando, ieri il contratto scadenza maggio -37$, contratto con scadenza giugno lo davano a 25$, oggi, un giorno dopo 11$.
La differenza è il “contango” che paga l’investitore.
Quindi, per guadagnare da questo strumento occorre che la performance del sottostante (petrolio) sia superiore a quella del costo sostenuto.
Se proprio volete con i vostri risparmi scommettere, andate al casinò (quando riapriranno), ora guardatevi un film, seduti comodamente sul vostro divano.